L’auto elettrica e gli effetti collaterali
Di Mirco Rossi, 18 Marzo 2019
Le case automobilistiche stanno presentando una martellante "proposta", condivisa da una larga parte dell’opinione pubblica e dell’élite dell’ambientalismo, per passare dalla motorizzazione a combustibile fossile a quella elettrica nel settore della mobilità privata. Un esame dettagliato di alcuni dei punti principali mette in discussione l’opportunità della scelta, perseguita senza scalfire il ruolo che quel settore svolge nel contesto socio-produttivo e l’importanza che riveste nei processi di esaurimento delle risorse primarie ed energetiche. I benefici annunciati sull’inquinamento e sul riscaldamento globale risultano al momento praticamente irraggiungibili, mentre gli asseriti vantaggi delle soluzioni tecnologiche si scontrano con limiti difficilmente superabili nel ciclo di vita delle nuove vetture elettriche, presenti in varia misura nelle fasi di costruzione, uso e smaltimento. Emerge inoltre la difficoltà di approvvigionamento, in particolare da fonte rinnovabile “pulita”, per una flotta di vetture elettriche che arrivi a coprire una percentuale significativa (15/25%) di quella attuale a combustione interna. Critica è anche la creazione di infrastrutture elettriche, adeguate a un simile livello di penetrazione, in ambito urbano, extraurbano e autostradale.
La motorizzazione elettrica, per risultare efficace e contribuire a limitare i danni che stiamo arrecando alla nostra unica “casa”, deve potersi inserire in un contesto di profonda trasformazione dell’intera società in cui l’esigenza di mobilità possa riqualificarsi e riorganizzarsi su altri piani.
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L'EROI delle Compagnie Petrolifere
Di Luciano Celi, 18/11/2018
Questa è la sintesi in italiano di un articolo pubblicato da nostri soci (Celi, L., Della Volpe, C., Pardi, L. et al. Biophys Econ Resour Qual (2018) 3: 15. https://doi.org/10.1007/s41247-018-0048-1) che propone un nuovo modo, più agevole, per calcolare un indice fondamentale dell’esaurimento globale delle risorse petrolifere: la resa energetica (EROI, Energy Return On Invested, l’energia ottenuta rispetto quella investita). L’aspetto nuovo risiede nella facilità con cui è possibile reperire i dati necessari, tutti pubblicati dalle compagnie petrolifere. In particolare l’energia spesa dalle compagnie può essere dedotta dalle emissioni di CO2 che vengono pubblicate nei Rapporti di Sostenibilità ogni anno. Per chi è interessato al valore di EROI calcolato per ogni compagnia si rimanda alle appendici pubblicate.
The Smart Metering as a solution to face the Energy Poverty in the “Built Environment”
29/9/2018, Federico Tarantino and Giulio Allesina
In this article, Federico Tarantino and Giulio Allesina present an Smart Metering case study in Bologna (Italy) of an entire private apartment block with savings up to 60% of electricity bills.
[In questo articolo, Federico Tarantino e Giulio Allesina presentano un caso studio di Smart Metering(misurazione intelligente) di un intero condominio privato con un risparmio sino al 60% nel costo delle bollette elettriche]
Proposta di Modifica della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
A settant'anni dalla nascita della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo è giunto il momento di inserire l'ambiente tra i diritti fondamentali dell'uomo. ASPO Italia insieme a Energia per l'Italia, ISDE Italia - Medici per l'Ambiente, Italia Nostra, Legambiente, Società Meteorologica Italiana, aderiscono all'appello lanciato da AmbienteScienze (CR), RiambientiAMOci (CR), Cittadini per l'Aria (Mi), Ecoistituto della Valle del Ticino, Ambiente e Sviluppo (Mn), ADA Associazione Donne Ambientaliste (Pr), Palm Green Pallet (Pr), Italia Nostra Toscana.
La prima bozza di Appello, ancora suscettibile di modifiche, è pubblicata in allegato.
Com'è stretta questa Ciambella
2/12/2017, Luca Pardi
Breve trattazione dell'Economia delle Ciambella.
Non basta dire dobbiamo rientrare nello spazio di sicurezza, assicurando a tutti il minimo e senza danneggiare il pianeta. Bisogna dire come, in quanto tempo e con quali mezzi farlo.
Noi coltiviamo la cultura che servirà a far crescere le classi dirigenti del XXI secolo sperando che le catastrofi non siano definitive.
Nulla di meno, nulla di più.
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