La Transizione
dai soci ASPO Italia 23/3/2022
ASPO-Italia, con i mezzi conoscitivi a sua disposizione, ha fatto qualche conto e propone un diverso approccio alla questione energetica: smettiamo di dire alle classi dirigenti che devono fare qualcosa per affrontare il problema ed iniziamo a dire, innanzitutto a noi stessi, cosa si deve e si può fare, in quale direzione si deve spingere, quali opzioni si devono accogliere e quali respingere.
Abbiamo preso i dati energetici dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) e di altre fonti e, ragionandoci sopra, siamo giunti alla conclusione che globalmente l’energia necessaria all’umanità potrebbe essere lasciata invariata rispetto a quella del 2019, o anche ridotta rispetto ai consumi dichiarati di energia primaria, producendola interamente da fonti rinnovabili e curando contemporaneamente uno dei problemi principali del mondo attuale che è l’ingiustizia nella distribuzione dell’energia che è poi la base di tutte le ingiustizie sociali ed economiche.
Facile? Niente affatto. I problemi sono molteplici e implicano grandi cambiamenti geopolitici, sociali, economici, demografici ecc. Per questi cambiamenti secondo noi vale la pena di lottare da oggi, donne e uomini, giovani e anziani, in uno sforzo collettivo ed epocale.
Il nostro contributo quantitativo, è un contributo aperto, cioè soggetto ad essere modificato dall’intelligenza collettiva, tecnici e scienziati sono benvenuti purché cerchino di rendere un servizio alla società nel suo insieme e non ai padroni del vapore (in senso letterale). Lo mettiamo a disposizione pronti a spiegarne genesi e fine, a modificarlo e a discuterlo.
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Comunicato ASPO Italia 15 Marzo 2022
dal Comitato Direttivo 17/3/2022
Con lo straordinario aumento dei prezzi dell’energia, diventa chiaro per tutti, oggi, che, come noi di ASPO-Italia diciamo da oltre 15 anni, è arrivato il momento di programmare rapidamente l'uscita dai combustibili fossili. I motivi di questa transizione sono noti, ma è giusto ripeterli in questo nuovo contesto.
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Gli ultimi giapponesi nella giungla
di Gisberto Liverani, 4/12/2021
Perché lo compagnie petrolifere abbandonano il petrolio e abbracciano il gas naturale come "combustibile per la transizione energetica"?
Lo spiega, dati alla mano, Gisberto Liverani.
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Il picco del petrolio non è mai morto.
di Blair Fix, 20/11/2020
Pubblichiamo la traduzione in italiano di un articolo di Blair Fix, del 16/11/2020 sul blog “Economics from the Top Down”.
E' una breve storia del Picco del Petrolio, aggiornata ad oggi. Come scrive lo stesso Blair, i problemi non scompaiono solo perché si smette di parlarne.
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Lettera aperta al ministro Costa
Comunicato ASPO-Italia, 7 ottobre 2020.
La mattina di lunedì 5 ottobre 2020 è andata in onda su Radio24 l'intervista al ministro dell’ambiente Costa sul dissesto idrogeologico che ha pesantemente colpito il nordovest del paese, producendo ingenti danni ed alcune vittime. Il ministro ha ragionato esclusivamente in termini business-as-usual, vantando le risorse economiche disponibili da subito (circa 7 miliardi di euro), ma che si fatica a spendere per mancanza di progetti.
Secondo il Comitato Scientifico di ASPO Italia, paradossalmente, mentre una pioggia di denaro sta per riversarsi anche sul nostro paese, la fretta di spendere potrebbe esacerbare il dissesto idrogeologico, se non si elabora contestualmente ed urgentemente una politica che faccia propria la necessità di “vincoli all’uso del territorio”.
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